L'alba di una nuova era

Terminato il giro di consultazioni con le formazioni politiche e le parti sociali, il prof. Monti è salito al Quirinale per presentare la nuova squadra di governo che deve ottenere (a quanto si sente per il prossimo venerdì) la fiducia del Parlamento.

Non saranno tempi molto semplici: tanti “sacrifici” dovranno essere affrontati.

Come ho ricordato nel precedente contributo (Che si vada per…MONTI!), non si può non guardare con ottimismo all’incarico dato al neo senatore a vita (fermo restando che si concorda con chi sostiene che, terminata questa fase di emergenza e calmierati i mercati, si debba restituire la parola ai cittadini che hanno il diritto di scegliere da chi essere governati) in riferimento specifico alle tematiche legate alla modernizzazione dei servizi professionali.
 
 Il prof. Monti, infatti, “[…] in tempi non sospetti, nel 2004, presentò all’europarlamento (quando ricopriva la carica di Commissario) un rapporto nel quale, denunciando i fenomeni di restrizione della concorrenza in Italia, delineava l’attuazione di una liberalizzazione graduale dei servizi professionali, in modo da giungere senza traumi ai livelli standard di competitività europei”.
 
 Il compito che deve assolvere è sicuramente impegnativo: ridare slancio al sistema Italia, in termini di affidabilità e solidità, vincendo le resistenze degli apparati di potere che da anni bloccano la crescita dell’economia, rappresenta un compito che farebbe tremare i polsi a chiunque. Confidiamo, tuttavia, nell’autorevolezza e nel prestigio del prof. Monti, che, come ricordato, incassata la fiducia dal Parlamento in merito alla squadra di governo,dovrà mettere mano all’agenda delle riforme.

 Troveremo, finalmente, la strada per una moderna ed efficiente Riforma delle Professioni?

 Si affermerà con il senatore Monti, anche in Italia (dopo che da anni è consuetudine in Europa) il principio dell’assimilazione dell’attività professionale ad attività d’impresa e, di conseguenza, degli Ordini ad associazioni di impresa?
 
 Saranno, finalmente, applicate integralmente le norme antitrust a tutela della concorrenza così come previsto dal trattato della Comunità Europea e dalla legge 287 del 1990?
 
 Saranno, finalmente, eliminate le discrasie degli Ordini professionali che non possono essere  contemporaneamente Enti Sostitutivi dello Stato e rappresentanza sindacale ad iscrizione obbligatoria?

 Sciolte queste riserve, riteniamo possibile un rilancio anche delle categorie professionali, a cominciare dalla nostra: gli architetti.

 Come ho ricordato nella nota suindicata, infatti, è in continuo aumento il numero degli iscritti agli Ordini: con un intervento normativo ad hoc si potrebbero aprire spazi e scenari importanti, restituendo valenza e dignità ad una figura in affanno da anni.

 Staremo a vedere: tuttavia, un dato certo (?) c’è ed è rappresentato dalla Legge di stabilità 2012.
 
 Come si legge al seguente indirizzo http://www.lavoripubblici.it/news/2011/11/finanza-e-fisco/Legge-di-stabilit--Cancellate-le-tariffe-professionali_9018.html:
 
 “Sul supplemento ordinario n. 234 alla Gazzetta ufficiale n. 265 di ieri 14 novembre 2011 è stata pubblicata la legge 12 novembre 2011, n. 183 recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2012)". Con la legge in argomento, che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio 2012, vengono dettate importanti novità tra le quali ricordiamo quelle introdotte dall'articolo 10 rubricato come "Riforma degli ordini professionali e saocietà tra professionisti".

 Con il citato articolo 10 viene introdotta una modifica al decreto-legge 13 agosto 2011, n.138 convertito dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 per mezzo della quale viene precisato che "Con decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto".

 Sembrerebbe quindi che la data ultima affinché sia emanato il DPR che riforma gli ordinamenti professionali dovrà essere emanato entro il prossimo 12 agosto 2012 (12 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 138/2011)”.

 12 agosto 2012: sarà questa, dunque, l’alba di una nuova era?

 
 

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